LA CONCILIAZIONE

Avere una chiara consapevolezza dei propri diritti è fondamentale per evitare di subire trattamenti ingiusti da parte di aziende che forniscono servizi di Internet, telecomunicazioni, energia e gas. Qualora tu ritenga di aver ricevuto un servizio non conforme, puoi sempre inviare un reclamo tramite la posta certificata della tua azienda direttamente al fornitore: si tratta di un diritto riconosciuto agli utenti e previsto anche dalla Carta dei Servizi.

Non sempre, però, i fornitori rispondono a favore del cliente, anche quando tutti gli elementi dimostrano la correttezza della sua posizione. È in questo contesto che entra in gioco la conciliazione, uno strumento essenziale per tutelare i tuoi diritti e risolvere le controversie in maniera efficace e imparziale.

come funziona

La conciliazione è una procedura stragiudiziale che non utilizza i meccanismi tradizionali della giustizia ordinaria. Consente all’utente di incaricare un esperto per raggiungere un accordo con il fornitore in merito alla controversia, senza la necessità di coinvolgere avvocati. I tempi di risoluzione risultano così significativamente più rapidi rispetto a una causa civile.

In caso di definizione positiva della controversia, il conciliatore Co.Re.Com redige un verbale che sancisce il “lodo” o le decisioni assunte dagli arbitri, con efficacia equivalente a quella di una sentenzaSe non viene raggiunto alcun accordo, l’utente dispone di tre mesi per rivolgersi all’AgCom o, in alternativa, può intraprendere la giustizia ordinaria.

LE CARATTERISTICHE delLA CONCILIAZIONE

FAQ: LA CONCILIAZIONE

Un acronimo per indicare un organismo nato 20 anni fa, grazie alla Legge Maccanico. IniziaLMENTE noto solo nel mondo degli addetti ai lavori, oggi comincia a essere conosciuto da un pubblico sempre più vasto di utenti della telefonia, di Internet e della pay tv.

L’abbreviativo sta per Comitato Regionale per le Comunicazioni, ed è un’authority regionale, alla quale si rivolgono in misura sempre più massiccia centinaia di migliaia di cittadini alle prese con controversie di vario tipo con le compagnie telefoniche e in generale i big delle comunicazioni. 

Oltre a un conferimento incarico, che ci autorizza a rappresentarti in udienza, e alle fatture da contestare, serviranno pochi dati anagrafici, copia di un documento d’identità e una visura camerale aggiornata.

Affidandoci il mandato, autorizzi lo staff di Praesidium a rappresentarti e a portare a termine per te la procedura di conciliazione. Ti aggiorneremo con costanza sull’andamento della tua pratica, ma potrai occuparti del tuo lavoro senza distrazioni.

La maggioranza dei procedimenti si chiude in media entro i 2-3 mesi.

I nostri servizi di consulenza sono destinati ai possessori di P.IVA, ma possiamo anche agire in difesa degli utenti privati.

La risposta è SI. Gli utenti morosi possono essere raggiunti da un decreto ingiuntivo, una procedura giudiziale avviata dai fornitori che fanno ricorso al tribunale. Il decreto ingiuntivo lascia 40 giorni di tempo al debitore per pagare o presentare opposizione.

Certamente! Il dl n°7 della Legge Bersani del 31 Gennaio 2007, stabilisce che i contratti per adesione, “devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali e senza spese non giustificate da costi dell’operatore“.

Questa disciplina è stata infine rafforzata dalla Legge 124/2017, la quale ha confermato che non possono essere imputate agli utenti “spese non giustificate da degli operatori” indicando però che, nel caso di offerte promozionali, “gli eventuali costi per il recesso anticipato devono essere anche “equi e proporzionati alla durata residua della promozione offerta” (art. 1, comma 3-ter).

Tramite l’istituto della conciliazione non è possibile parlare di risarcimento del danno.

E’ invece possibile ottenere un indennizzo economico per tutti i casi in cui gli operatori commettono degli errori di gestione: perdita della numerazione, mancata gestione dei reclami, attivazione di servizi non richiesti, ritardi in attivazione o nelle procedure di trasloco, malfunzionamenti prolungati.

Gli indennizzi si calcolano sulla base dei dettagli contenuti nel Regolamento in materia di indennizzi, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 60 del 14 Marzo 2011.

Gli accordi di conciliazione costituiscono un titolo esecutivo e si usa dire che sono “tombali”. L’aggettivo indica che nessuna delle parti può sollevare ulteriori pretese rispetto all’accordo stipulato. Un accordo che non includa tale clausola, pur scritto, non costituisce titolo esecutivo e non protegge l’utente da ulteriori conseguenze.

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